'buchi di bilancio',
'clima intimidatorio',
'pratiche clientelari',
'infiltrazioni nel settore dei lavori pubblici'.
Lavagna oggi, Recco domani e Santa dopodomani..............
(alla fine dell'articolo si comprende perchè !)
Il Levante Ligure, intendendo con questo il "TIGULLIO" rende necessario uno "pugno nello stomaco" non tanto nel senso letterale/pugilistico quanto come un'espressione, un'immagine o una sensazione eccezionalmente forte, che ci colpisca emotivamente rompendo le convenzioni radicate da anni di informazione "normalizzata" !
Allo scopo di farlo nel modo maggiormente utile alla collettività ed alla tanto decantata democrazia, che non può esistere senza informazione libera a 360 gradi, utilizziamo due pagine di "informazione" (!!??)
---La prima, tratta da IL SECOLO XIX, ed. Levante è quella riprodotta qui sotto (dove Il sottotitolo cita, tra l'altro "VOTO DI SCAMBIO" ):
---La seconda, tratta da una pagina di rete del "Menabonews".....
Nell'articolo del SECOLO, Simone Traverso tenta, per quanto gli sia possibile ( e gli va dato merito! ), di avvicinare il lettore alla comprensione del problema ma non ne ha le possibilità, perchè i ROS dei carabinieri - da cui trae le notizie - "lavorano" su fattispecie di natura esclusivamente giudiziaria/penale.
Il SECOLO XIX, d'altro canto, si astiene dal mettere in stampa un commento di natura socio/antropologica che spetterebbe al direttore o a qualche suo delegato, anche esterno al giornale, vista l'importanza della notizia che il cronista Traverso segue da giorni.
Questo è un fatto di gravità rilevante per un giornale che si dichiara "indipendente" !
Nella pagina del "Menabònews", invece, Lorenzo Podestà prova a fare un commento che risulta alla fine della lettura molto peggiore di un "decoroso silenzio" !
Scrive infatti Podestà:
"Svegliarsi una mattina nella consapevolezza di essere concittadini di presunti ‘ndranghetisti, finiti in manette nell’operazione condotta dai reparti speciali dei carabinieri. Sapere che nel Tigullio si sono svolti incontri della malavita organizzata, scoprire che a Lavagna vivevano e lavoravano sospetti affiliati alla mafia calabrese......"
E' sufficiente questa introduzione per svalutare tutto quanto il commento.
Bisogna chiedersi se Podestà è consapevole di che cosa sia la "prevaricazione", la legalità, se sappia che cosa significhi "stato di diritto", se conosca, infine - anche perchè riferitogli da altri - come vive il "cittadino onesto" il suo rapporto con l'amministrazione..............quella di Lavagna in particolare, ma non solo quella .
Bisogna poi chiedergli anche se è a conoscenza del "soggiornista obbligato" per reati di mafia "importato" a Lavagna nel 1961 (data del provvedimento), se ne conosce la "famiglia" se ha mai inteso rendersene edotto per poi - se mai ne avesse avuto l'intenzione (!!??) - comunicarlo ai cittadini .
Podestà prosegue poi scrivendo:
" L’ordinanza firmata dal gip Nadia Magrini corregge con perizia chirurgica il difetto di miopia patito da una società reticente a vedere quel che sta accadendo in Riviera, a rendersi conto che l’infiltrazione criminosa lambisce a questo punto come un’onda limacciosa le istituzioni" (ma lui, Podestà è "parte" della società ? ......Allora, è "reticente" ?)
Questa è una sciocchezza gigantesca ! Nell'ordinanza della Magrini e nelle relazioni dei ROS è contenuta la traccia di investigazione di tipo ottocentesco nella quale si credeva che la "cosca" fosse composta da elementi beceri e di "casta popolana" così come sono i vari Gangemi, Garcea, Belcastro, Nucera (Paolo) e gli altri arrestati.
I ROS, e conseguentemente il GIP, sono totalmente fuori strada (sono i sindaci "inadempienti" che non li indirizzano!!) e gli esempi non mancano per nulla se solo si ha la volontà di leggere le "carte" su Bordighera, Ventimiglia (prossimamente Andora) ecc. tutte indicanti ben altri "profili umani".
Queste "carte" che hanno costretto il Ministro dell'Interno allo scioglimento di Bordighera, e al prossimo di Ventimiglia, sono state raccolte da cittadini onesti e fornite - già confezionate - ai pochi magistrati, come Cavallone, che hanno il senso dello Stato e non sono vittime del "familismo amorale"( vedi nota 1) che alberga nella magistratura, così come nelle forze di polizia investigativa, in maniera piuttosto rilevante.
Podestà scrive ancora:
Eppure la notizia non sorprende, da tempo la magistratura ha ben chiara (???) la mappa delle infiltrazioni ‘ndranghetiste in Liguria e con essa il ruolo del territorio lavagnese nelle dinamiche criminose. Le carte parlano chiaro da tempo. Il pm Anna Canepa, magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Genova, nelle more del convegno “Vecchie e nuove mafie nel nord Italia”organizzato a Padova il 25 ottobre 2004, parlò di Lavagna come sede di una delle 4 «locali» ‘ndranghetiste regionali.
DISINFORMAZIONE PURISSIMA.........la relazione che Podestà ricorda è assai datata se si pensa che tali relazioni scaturiscono da"segnalazioni" dei sindaci ai prefetti e se si pensa che, nel caso di Lavagna, l'ultima segnalazione al Prefetto di Genova, di cui si abbia conto, risale al gennaio del 2004 !!
Aggiungo, per dovere di "cronaca" che proprio la pagina di Podestà il giorno 8 maggio
2009.....................in piena campagna elettorale !!! Scriveva:
Non è difficile comprendere che il sindaco Vaccarezza, con la dichiarazione riportata
rende assai facile comprendere come non abbia capito "nulla" (o "ci faccia"!!) dei rapporti istituzionali in uno stato di diritto, poichè non è lui che deve essere informato dal Prefetto su quanto accade sul "suo" territorio, ma è invece il Prefetto che deve ricevere dal sindaco le "DOVEROSE" relazioni informative !!! Significa allora che due sono le cose:
1) Vaccarezza è un "incapace" !
2) Vaccarezza è consapevole dei fatti (non solo quelli oggetto degli attuali arresti) e se ne approfitta, rientrando con ciò nella "veste solita" dei vari sindaci di "centrodestrasinistra" come Bosio (Bordighera), Scullino (Ventimiglia), Floris (Andora)
Scelga liberamente quale opzione gli conviene, in attesa dell'azione di "terzi" !
Qui sotto la pagina ANSA del 2 luglio che riporta la notizia su ANDORA, nella quale si può leggere che i rilievi emersi nel fascicolo di verifica fatto da"terzi" e consegnato alla Prefettura ed alla Procura della Repubblica di Savona, vengono evidenziati:
'buchi di bilancio', 'clima intimidatorio', 'pratiche clientelari', e.............. 'infiltrazioni nel settore dei lavori pubblici'.
A presto........
Note:
-(1) Che cos'è, brevemente, il "familismo amorale" ?
Si tratta di un atteggiamento che è ispirato alla regola del «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo» e che è quindi contrario al senso civico, contrario alla legalità e rivelatore di una sfiducia nella collettività fino al punto di lavorare per distruggerla ( è quindi funzionale alla atomizzazione voluta dai "sovragoverni" monetari )
Curiosità:
Anche il comune di Condofuri, da cui arrivò il "soggiornante obbligato", i cui figli sono nel Levante e partecipano all'attività amministrativa lavagnese, è stato "sciolto" dal Prefetto il 27/10/2010......................
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