domenica 31 luglio 2011

NUCERA, ancora e sempre "NUCERA"................occorre chiarezza sui soggetti!!



Il SECOLO XIX riporta lo svolgimento dell'ultimo consiglio comunale di LAVAGNA e riporta di una "mozione di sentimento" presentata dal consigliere PDL Santo NUCERA.
Come si può leggere nell'articolo riportato sotto, il consigliere Santo NUCERA dichiara di voler prendere le "distanze" dal cugino Paolo NUCERA, appena scarcerato.




Santo NUCERA ha difeso la sua "famiglia" ( non c'erano dubbi !! ) ed ha quindi dato il via ad una lotta tra parenti, ma non solo !
Difendere la propria "famiglia" è tipico dei portatori di cultura legata al "familismo amorale" che, per ricordarlo ancora una volta, è il NEMICO PRINCIPALE  della "legalità"! 
Santo NUCERA è, indubitabilmente "acculturato" su quella grave deformazione di socialità sulla quale ha costruito il suo percorso esistenziale (raccomandazione e prevaricazione )
Santo NUCERA, scegliendo quel modello difensivo, dimostra ancora una volta di non considerare lo Stato come preminente sulla "famiglia" e fa precedere gli interessi della collettività da quelli dell' "onore" della sua famiglia.

Per la "cronaca", il coinvolgimento di Santo NUCERA diventava "pubblico" in quanto derivava da una intercettazione di alcuni arrestati che dicevano quanto riportato qui sotto:




Nel colloquio tra i due 'ndranghetisti, (appartenenti ad un "locale" della società minore) Santo NUCERA viene definito un "pisciaturi" (soggetto slegato al "locale" di 'ndrangheta ), perchè i due che conversano, sono privi di elementi che lo possano far valutare con certezza per ciò che era, in quei giorni, nella realtà: un "santista" ( È colui che ha ottenuto la ’Santà, cioè un grado ancora più elevato di tutti quanti compongono un "locale".  È il primo grado della Società Maggiore che consente di rapportarsi direttamente con la "terra madre"!).
Chi si interessa normalmente di tutte queste cose, rilasciando documentazioni relazionali,  è  un organo dello Stato:  la Direzione Investigativa Antimafia (nota come DIA)
 




Le relazioni storiche della DIA, annualmente aggiornate ,  indicano come LAVAGNA sia l'unico comune del levante ligure nel quale da molti decenni sia radicata una alta concentrazione di attività 'ndranghetista. (dopo la relazione del 2008, si nota la comparsa di RAPALLO ndr.)
La DIA relaziona che si osservano forti presenze nell'attività edilizia e immobiliare così come nel trattamento dei rifiuti speciali e pericolosi.
Più dettagliatamente vengono osservate forme rilevanti di usura estorsiva (acquisti di immobili da soggetti in difficoltà economica) e traffico di rifiuti speciali in maniera incontrollata. (fonte DIA e ROS)




I soggetti cui fa riferimento l'articolo qui sopra - Gangemi, Belcastro, Garcea, Condidorio (tutti "genovesi") e il Paolo NUCERA (unico "lavagnese") non hanno mai prodotto attività di "usura impropria" nè, tantomeno, hanno mai trafficato rifiuti speciali.
Non risulta, inoltre, alcuna loro attività rilevante nel settore immobiliare.
Infatti i primi quattro sono tutti "sgarristi" appartenenti alla "società minore".
Nei confronti di Paolo NUCERA esistono forti perplessità perchè è quasi impossibile ricondurlo ad interessi quali quelli che emergono dalle relazioni annuali.

Occorre quindi analizzare i dati delle relazioni DIA, ROS e Commissione Antimafia, dalle quali emergono i due soli soggetti "NUCERA" che hanno tutte le caratteristiche indicate nei documenti degli organi dello Stato.
Il primo NUCERA che compare come portatore di queste caratteristiche è  Andrea Nucera, figlio di Giovanni, immigrato dal Sud, muratore, artigiano, impresario che aveva trovato improvvisamente una "fortuna" (circa 5 miliardi di lire da investire "liberamente" !). Era diventato un personaggio pubblico ed aveva "scalato" l'amministrazione locale entrando a far parte del consiglio comunale di Albenga.
Andrea NUCERA, figlio di Giovanni, ha tutte le caratteristiche indicate nelle relazioni annuali, nessuna esclusa, ma è un "santista" che si occupa rigorosamente del ponente ligure.
Nella cronaca di sabato 29 luglio compare un suo nuovo interesse:      "sponsor" del movimento di Gianfranco FINI al quale ha fornito sede ed anche danari per pubblicare un periodico.............(forse voleva "scalare" il parlamento !!??)





Nel levante, invece, l'unico NUCERA che ha tutte le caratteristiche indicate nelle relazioni annuali è Santo NUCERA.
Anche lui ha il medesimo percorso esistenziale perchè anche suo padre ebbe la stessa storia di Giovanni NUCERA, padre di Andrea, e così anche lui- Santo NUCERA - incontrò una fortuna che diede un improvviso slancio alla sua attività speculativa immobiliare ( suo cognato, amministratore della ditta, lasciò improvvisamente il lavoro e si trasferì altrove proprio in concomitanza con la "inaspettata fortuna" ).
Anche Santo NUCERA, e con gli stessi metodi,  ha "scalato" l'amministrazione locale entrando a far parte del consiglio comunale di Lavagna......




Le sue dichiarazioni, riportate nell'articolo qui sopra, sono estremamente confacenti alla "dottrina antistato" che emerge da una cultura di "familismo amorale" di cui è portatore per l'esplicita dichiarazione rilasciata nel consiglio comunale di Lavagna riportate sulla pagina del SECOLO che compare in apertura.
La città di Lavagna, d'altro canto, ha una amministrazione che fa di tutto per favorire le cosche di 'ndrangheta, nonostante gli avvertimenti della DIA, dei ROS e delle commissioni antimafia ormai pubblicate da anni !!
Il comune di Lavagna, solo qualche giorno fa si è reso portatore delle istanze di controllo scrupoloso che attengono alle procedure di assegnazione di appalti pubblici.
ha atteso che fosse il ministro degli interni a dare l'imput ed ha prodotto un documento di giunta comunale che è talmente ridicolo da lasciare esterrefatti.
La condotta del comune rispetto alle assegnazioni di appalti è da "operetta"........basta andare a vedere i "sottosoglia", le ditte assegnatarie ed i rapporti che queste hanno con la "cosca"!





In questa fase le indagini, che procedono con intensità ed estrema riservatezza, hanno preso in esame uno dei particolari del 416 bis che fino a qualche tempo fa era "trascurato":  il "VOTO DI SCAMBIO".





Nella città di Genova sono già emersi contatti  di "famiglie" relativi ad alcuni candidati poi eletti. Nel levante sono iniziate da poco alcune verifiche documentali che portano a concludere positivamente la dimostrazione del medesimo disegno. 




Si può quindi concludere ponendo alcune domande a Santo NUCERA.................dopo aver ricordato, ancora una volta, che cosa sia il "familismo amorale":  " Si tratta di un atteggiamento che è ispirato alla regola del «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo» e che è quindi contrario al senso civico, contrario alla legalità e rivelatore di una sfiducia nella collettività......




1) Sig. Santo NUCERA, lei ha ed ha avuto rilevanti interessi economici/immobiliari nel levante ligure, cito ad esempio: Casarza, Castiglione, Sestri L. Lavagna, Cogorno, Carasco, Zoagli ecc.  ?
2) Sig. Santo NUCERA, lei è titolare di una autorizzazione a smaltire rifiuti speciali così come fa pubblicare - a pagamento - sulle  Pagine Gialle http://www.paginegialle.it/edilservicenucera e se questo corrisponde al vero, dove trasferisce i materiali ?
3) Sig. Santo NUCERA, lei ha mai approfittato delle sanatorie rispetto ai reati di abusivismo edilizio ?
4) Sig. Santo NUCERA, lei ha mai intessuto rapporti di particolare "confidenza" con funzionari di pubbliche amministrazioni ?
5) Sig. Santo NUCERA, io ebbi modo di ascoltare dalla sua viva voce una frase che ricordo bene ancor ora: "...sa, io mi sono proposto per amministrare la città di Lavagna, perchè voglio restituire (!!??) il "bene" che mi ha fatto...." e quindi le chiedo se un soggetto come lei, costruito sulla logica del "familismo amorale" (perennemente espresso nelle parole e nei fatti), può pensare credibile il suo proposito per uno come me che produce sempre e solo delle attività rivolte alla tutela dello Stato ?
6) Sig. Santo NUCERA, lei crede veramente in ciò che dice oppure, come ebbi a dirle due anni or sono, pensa di essere calato dal cielo in una terra di deficienti ?
7) Sig. Santo NUCERA, lei è al corrente del fatto che avendo liberamente scelto di divenire un "personaggio pubblico" (dopo la sua elezione) non può sottrarsi dal dare risposte e non può avvalersi dell'uso "strumentale" della giustizia - amministrata in nome del popolo (art.101 Cost.) - per i suoi fini di "onorabilità familiare" perduta ?
8) Sig. Santo NUCERA, i suoi avvocati non le hanno spiegato che in un giudizio penale è il "popolo che giudica un criminale" come interesse primario della giustizia (io, nella fattispecie da lei proposta 595 c.p.) ed è solo ed esclusivamente marginale (con la costituzione di parte civile) che la sua "famiglia" potrà, eventualmente, essere risarcita del danno alla "perduta onorabilità" ?

In attesa delle sue puntuali risposte, voglio ancora ricordarle alcune cose.
La prima riguarda un articolo apparso qualche giorno fa, dove veniva chiesto alla "politica" di rispondere sui fatti di 'ndrangheta...........





Come avrà notato la richiesta è caduta nel vuoto, anche perchè i rapporti tra 'ndrangheta e amministrazioni sono forti e radicati da anni !


La seconda riguarda Paolo BORSELLINO di cui lei, certamente, avrà sentito parlare.....spero quindi che lei ricorderà le parole di quell'uomo !
Dunque eviti di dire in giro che lei non è mai stato condannato e smetta di autoreferenziarsi dicendo che è una "persona per bene", perchè così facendo lei smentisce tutto il lavoro di un uomo che è stato ucciso proprio perchè le "persone per bene" non volevano essere scoperte, avendo patteggiato con i giudici corrotti e gli amministratori collusi che in galera dovevano andarci solo quelli della "società minore" e non i "santisti" o i "vangelisti" ben appoggiati "in alto" !






Nel salutarla e augurandole la continuazione serena della sua multiforme attività le riporto qui sotto, casomai non lo avesse letto, un articolo in cui Anna CANEPA dice cose che, a Chiavari, sono la "norma"..............e lei lo sa bene !




giovedì 28 luglio 2011

Lettera aperta a GABRIELE VOLPI.........."giovani", legalità, progetto di "FONDAZIONE"






Caro Volpi,
senza voler rinnegare quanto scritto in precedenza sugli affari del suo gruppo, intendo scriverle questa lettera aperta per indurla a proseguire, se effettivamente questi sono i suoi intenti (dichiarati nella sala del Comune di Recco il 13 scorso), e tradurre in fatti positivi nell'interesse dei giovani e del territorio la voglia di creare, direttamente o attraverso un trust, ricchezza e occasioni di sviluppo armonico e rispettoso dell'ambiente.
La partenza, con le sue indicazioni e il “supporto responsabile” di Angiolino Barreca, sembra quella giusta, ma necessita di alcune rettifiche di percorso.
Le ricordo che il 14 luglio 2011, scrivevo una nota in merito alla presentazione, su questo sito: http://www.retelevante.com/2011/07/gabriele-volpipresa-datto-e-conseguente.html


All'interno di quella nota, oltre alcuni passaggi di rilievo critico, compariva:
“La sintesi è una proposta concreta e rigorosa”, e di seguito:
    -La Fondazione ha sede nel comune di RECCO in un luogo dedicato; ha una attività estesa a tutto il territorio europeo; si relaziona con ogni ordine e grado di scuole.

   -Lo sponsor VOLPI, oppure un soggetto di suo gradimento, costituisce una fondazione dedicata al progetto e ad altri di analogo indirizzo e di ulteriore estensione.

Fin qui quanto già noto e sinteticamente espresso, ma alla luce di nuovi particolari emersi nella vicenda del porto di S.Margherita Ligure e dopo l'incontro tenutosi alla Casa del Mare, alla presenza di Claudio BURLANDO, penso sia utile scrivere questa lettera aperta sulla traccia di quanto già pubblicato il 14/07/2011.


Lo spunto – tanto per ricordare - era tratto da una presentazione effettuata nella sala del Consiglio Comunale di Recco, città nella quale lei ha diversi interessi, così come compare – quale co/imprenditore - in altre differenti realtà locali proponendo indirizzi di attività spesso comuni a quelli recchesi.


La presentazione consisteva nella introduzione ad un progetto cointeressato da alcune figure istituzionali dello Stato, volto al “miglioramento” delle condizioni di conoscenza (della legalità) e al successivo sviluppo nella vita dei giovani.


Riconosciuta la bontà intrinseca di un simile intento, ma considerate alcune inevitabili e sostanziali “lacune funzionali” emerse dal progetto, ritengo oggi opportuno dare lo spazio alle osservazioni conseguenti, intendendo portare a termine lo “scopo reale e sostanziale” che si deve dare a quanto proposto.


Prima di elencare le osservazioni ritengo sia però doveroso fare alcune brevi premesse:
  • I “giovani” (richiamati nella proposta) sono una costituente importante della società perchè ne rappresentano la continuazione e debbono porsi al vertice di una scala valoriale che indichi il percorso politico da seguire. Nella storia di questa nazione essi hanno avuto ben poco rilievo (e quel poco è sempre stato strumentale ad altri interessi) poiché l'Italia è afflitta dalla costrizione stretta in un sistema di relazione patrilineare che rappresenta l'ostacolo insuperabile alla diffusione di una vera e attiva forma di sviluppo della socialità generale.
  • La patrilinearità è il terreno matriciale sul quale si radica il “familismo amorale”, costituente il modello di pensiero diametralmente opposto alla “legalità”. E' noto a tutti coloro che studiano i profili di legalità, che il familismo amorale è un atteggiamento sociale  ispirato alla regola del «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, supponendo (!!??) che tutti gli altri si comportino allo stesso modo », ed è quindi contrario al senso civico dello Stato, contrario alla legalità e rivelatore di una sfiducia nella collettività fino al punto di lavorare per distruggerla; tale comportamento distruttivo è tipico delle società tribali e sopportabile solo ed esclusivamente all'interno di una differente forma di organizzazione dello Stato.
  • Non è per puro caso che un tale modello sociale sia portato avanti dalle “famiglie” (intese primariamente nell'accezione di: mafiose) ed abbia oggi una enorme radicazione sul territorio. Non è per caso che ormai la quasi totalità dei cittadini abbia recepito le sue nefaste indicazioni e le abbia fatte proprie, sostanziandole in un “costume sociale”!
  • Il modello dell'illegalità passa sempre e solo attraverso il familismo amorale. Migliaia di esempi sono lì a disposizione di chi li voglia vedere.............sono tutti i figli, fratelli, nipoti, coniugi degli amministratori pubblici che sono “collocati ” laddove la legalità avrebbe dovuto porre altri soggetti (portatori di cultura, competenza e capacità adeguate al ruolo occupato nella società), che nulla hanno da spartire con il “familismo”.

Fatte queste doverose premesse, ritorno ora all'argomento “fondazione” che è oggetto di questa lettera.
Esamino preliminarmente le figure che ritengo siano costitutive di un progetto generale di fondazione, seguendo un ordine casuale perchè non è intento di questo scritto la redazione di uno statuto, ma la sola ed esclusiva indicazione dei “fondamentali”!..


-Una fondazione prevede un “fondatore” che nel caso in esame è una figura simbolica: “i giovani” (che agiscono in funzione della “chiamata in causa” scaturita dall'impegno che lei ha espresso nell'incontro di Recco)
La partecipazione alla costituzione dell'ente è aperta a tutti i giovani (18-28 anni) che siano residenti nei comuni del levante ligure e che richiedano di partecipare; questi intervengono negli atti successivi attraverso delegati assembleari, periodicamente sostituiti all'interno del gruppo fondatore (così che tutti abbiano la possibilità di maturare competenze di autogestione).
-Una fondazione prevede poi la disponibilità di un patrimonio (beni di diversa natura) – resi disponibili da soggetti terzi - che siano lo strumento da cui scaturisce la possibilità di autofinanziarsi e procedere nello sviluppo continuo e costante delle attività.
I terzi finanziatori sono evidentemente riconducibili al suo gruppo , che andrà a costituire dunque il patrimonio iniziale, e ad ogni altro soggetto privato che intendesse intervenire aumentando la disponibilità inizialmente determinata.
-Una fondazione prevede poi uno statuto nel quale, oltre le tradizionali clausole, deve comparire lo “scopo” che ha - in questo caso - il generico indirizzo di sviluppare la presenza dei giovani nella società in un panorama espressivo ampio; in particolare andando a colmare gli enormi “vuoti” che sono il risultato di dissennatezze amministrative perpetrate per anni.
Il “panorama espressivo dei giovani”, continuamente aggiornabile, scaturisce preliminarmente dall'assemblea dei “fondatori ”, partendo dalle consolidate esperienze di tutte le forme assembleari giovanili che fino ad ora hanno espresso percorsi possibili di condivisione e che rileveranno il loro dovere a partecipare in numero sempre più ampio.

Non riconoscendo l'emersione di ulteriori “lacune funzionali” alla proposta fatta da lei in aula consiliare a Recco , sarà quindi necessario indicare il “beneficio diretto” che ricadrà sul soggetto che andrà costituire il patrimonio della fondazione. (trascuro di indicare quale sia il beneficio “indiretto” perchè appare fin troppo evidente, almeno a lei ed a me!)


Considerando poi che il beneficio primario deve destinarsi ai giovani e che quello derivato secondario al costitutore del patrimonio della fondazione, provo ad elencarle alcuni casi di operatività:
  1. Nel comune di Recco trova collocazione un bene di rilevante dimensione, ed in stato di abbandono, dopo che l'ente provinciale intese, molto avventatamente, di divenirne proprietario. Parlo dell'ex “Maestre Pie” dove, da sempre, viene indicata una destinazione formativa giovanile utile a sopperire ad una cronica mancanza di figure professionalmente preparate nel settore turistico/ricettivo capace di attrarre turismo di alta capacità di spesa. E' evidente a tutti che tale progetto non avrà mai consistenza senza l'apporto di un soggetto privato; questo deve essere di suo interesse, perchè è “interesse primario dei giovani”.
  2. Nel comune di Santa Margherita Ligure trova collocazione un porto turistico che ha necessità di essere “tutelato” - lasciandolo così com'è ! Nella prossimità del porto “intoccabile” si trova l'area Ex Spertini necessitante di una adeguata riqualificazione che - resa funzionale ad un progetto alberghiero a ricettività pluristagionale – richiede l'intervento privato ad ampio spettro dal quale scaturisca la creazione preliminare di corsi di formazione per i giovani che andranno a trovare occupazione nelle future realizzazioni; questo deve essere di suo interesse, perchè è “interesse primario dei giovani”.
  3. Nel comune di Lavagna, viene individuata una pluralità di “abbandoni” il più rilevante dei quali è rappresentato dalla “Club House” del porto turistico condotto fino ad oggi in maniera scellerata. Aderente alla struttura si trova la cosiddetta “Piastra” che venne assunta in uso, con conseguente onere manutentivo, dall'ente comunale. Tale ente, come tutti gli enti in generale, non ha possibilità alcune di intervenire economicamente e da ciò deriva l'abbandono. Quello spazio, di consistente superficie, è un vero e proprio scempio che si para dinanzi agli occhi di chiunque si avvicini alla struttura portuale. I due elementi richiamati - la Club House e la Piastra - devono essere di suo interesse, perchè sono “interesse primario dei giovani”.
  4. Nei comuni di Recco ed in quello di Rapallo si trovano due caselli della A12. Nel progetto preliminare di costruzione (del 1957!!) era prevista la costruzione di due enormi silos per veicoli (Valletta di Verzemma e Poggiolino ) poiché era ben chiaro doversi distinguere la mobilità medio/lunga (autostradale) dalla circolazione locale/residenziale. In tale visione veniva presa in considerazione la realizzazione di un sistema di trasporto locale (in particolare per i comuni privi di accesso alla A12 – Pieve Ligure, Sori, Camogli, Santa Margherita Ligure, Zoagli ) che doveva dare luogo ad un “.......consistente beneficio per l’utenza locale e con diretta ricaduta positiva sulla fluidità e sicurezza della circolazione locale.......”. Sempre in quel progetto (1957!) era scritto che tale indirizzo doveva “garantire un disegno del territorio riconoscibile ed efficiente, liberando così potenzialità turistiche particolarmente estese e fino ad allora inutilizzate.....” ed ancora “…..incentivare la specializzazione dei centri urbani nelle differenti attrattività verso una popolazione turistica avente capacità di spesa elevata ed adeguata alla alta possibilità di offerta....” Tutto questo deve essere di suo interesse, perchè è “interesse primario dei giovani”.

Le ho offerto solo alcuni esempi, ma molti altri sono pronti da tempo e considerano tutto il territorio del Levante, compreso l'entroterra. 
Comprenderà quindi che alcuni “punti essenziali” emergono da questa lettera e voglio qui riassumerli ad evitare fraintendimenti:


-Nel Levante ligure (mi limito all'area costiera perchè è sottoposta a violenta aggressione speculativa) esiste la possibilità di fare “grossi affari” e, soprattutto, creare un rilevante aumento di ricchezza “intrinseca” legata alla specificità valoriale alta che offre un territorio non riproducibile altrove.
-L'adeguamento ad una tale visione, per l'imprenditore che la comprenda, è generatore di “simpatia” e riconoscenza, oltre essere produttore di giusto profitto derivato.
-Gli enti locali hanno da tempo la necessità di un socio/privato (persino per tagliare l'erba dei giardini!!), per evidente e manifesta incapacità a darsi un disegno di sviluppo armonico, rispettoso e solidaristico e la cronica incapacità ad evitare gli sperperi in progetti dissennati, avventati, inutili. ( ai precedenti punti 1-2-3 ho dato solo alcune esemplificazioni )
-I giovani hanno esigenze che le amministrazioni non sono in grado di comprendere per impianto istituzionale e carenza culturale.
-Questo è il ”lavoro” che spetta alla “Fondazione” e questo è il “lavoro” che i giovani debbono e vogliono portare avanti nel loro territorio.
Rifletta con calma, ma non si faccia consigliare da soggetti “anomali”!
Nel caso in cui lei ritenesse di aderire alla proposta, e solo in questo caso, mi sentirei portato a suggerire ai giovani di conferirle quella “cittadinanza onoraria” che altri (molto avventatamente e privi del titolo a farlo!!) avevano avanzato a Recco 15 gg prima d'oggi.
Buon lavoro
a.p.

Nota:
In apertura ho scritto "...ma alla luce di nuovi particolari emersi nella vicenda del porto di S.M.Ligure e dopo l'incontro tenutosi alla Casa del Mare, alla presenza di Claudio BURLANDO.........", questo non era un richiamo casuale, ma sostanziale alla buona riuscita del progetto, perchè ho conoscenza “profonda” (nel senso dell'analisi politica) del presidente della Regione Liguria.
Burlando proviene da una “carriera” amministrativa ultra decennale.
Da quel percorso emerge un suo particolare “profilo politico” atto a superare ostacoli normativi.
Questa impostazione, ripetuta e costante nel tempo, ha fatto scuola e viene ricordata con una sua frase:"....se una legge crea difficoltà.......la si modifica!"
Voglio ricordarlo a lei così che comprenda che in questo progetto “per i giovani” Burlando, per tenere fede al suo pensiero, può solo “essere della partita!




martedì 26 luglio 2011

INDAGINI ?.... lente, laboriose, stancanti ed archivianti del Tribunale di Chiavari !!!!!! , ma solo quando occorre !!


Lettera aperta al magistrato ANNA CANEPA,
era il 13 agosto 2010, quando è stata scattata questa foto.............
Al centro il magistrato "antimafia" ANNA CANEPA.
A sinistra il vescovo CAREGGIO (ne parliamo in seguito)
A destra il sindaco SCULLINO (ne parliamo in seguito)



Oggi, 26 luglio 2011, a meno di un anno da quella cerimonia che vede vicine le tre persone indicate, il SECOLO XIX titola in prima pagina:




La CANEPA riferisce alla commissione antimafia e parla di magistrati che hanno "colpe"..............una vera scoperta dell'acqua calda !!!!!
A pagina 7 si può leggere la più grande concentrazione di amenità che i veicoli di diffusione della "propaganda" ( i quotidiani !!) abbiano mai messo in circolazione.....



"VOLTARE PAGINA" !?!?!?
No, signora CANEPA,  non si deve voltare pagina, si deve mettere al rogo tutto il libro !!!!
Lei, sig.ra CANEPA, è a conoscenza di che cosa sia il "FAMILISMO AMORALE"??
Ha mai notato come funziona l'organizzazione della giustizia rispetto agli indirizzi sostanziali del "FAMILISMO AMORALE" ?
Rilegga le due pagine riprodotte qui sotto................dove "esterna" il procuratore più assonnato della procura più inefficente di tutta la Liguria (noti bene la data, era il 7 settembre 2007!!) :



Lei, sig.ra CANEPA, è a conoscenza del perchè di quelle esternazioni ??
Lei è a conoscenza del fatto che CARLI esternò e fuggì da CHIAVARI dopo un colloquio avuto con me nel quale lamentavo l'inefficenza della sua gestione in un territorio dove il "familismo amorale" è divenuto costume e dove il "narrato" del 416 bis è divenuto il costume sociale diffuso ?
Lei è a conoscenza del fatto che dopo le mie lamentazioni (con ampia produzione documentale) la super inefficente procura chiavarese ha proceduto pretestuosamente ed immediatamente con un atto illegale dal quale è scaturita una perquisizione domiciliare presso la mia abitazione con cancellazione totale della memoria del mio computer ?

Legga poi questa altra esternazione ancora più "sconvolgente" di quella del procuratore capo CARLI....
Legga poi, nella colonna a destra, l'opinione del direttore del SECOLO XIX, PAOLO CAVALLO, che parla di "aspettativa di giustizia negata"..........era sempre il 2007!!




Comprenderà bene, sig.ra CANEPA, che voltare pagina è un intento risibile e forse deriva da una sua eccessiva buona fede, la stessa che l'ha vista vicina e fotografata a fianco di SCULLINO, sindaco del comune di Ventimiglia nei confronti del quale era stata già richiesta la commissione di accesso agli atti allorchè lei venne fotografata al momento di ricevere il premio.
Dall'altro lato della foto compare il vescovo CAREGGIO che dopo aver "governato" Chiavari (territorio e tribunale !) ed aver introdotto un "santista" (lei sa che significa ?) dentro i grandi affari della curia, è stato tatticamente spostato a VENTIMIGLIA..................
Gran brutte frequentazioni sig.ra CANEPA !
Concludo queste poche note invitandola ad aprirsi ad un confronto con i giovani, nel tentativo, se mai esiste ancora la possibilità, di "bruciare il libro" (senza voltare alcuna pagina) e scriverne un altro !!
A presto
a.p.

venerdì 22 luglio 2011

LAVAGNA, la "mafia" il comune e un sindaco disinformato.....!!??



GIULIANO VACCAREZZA, è il sindaco di Lavagna al secondo mandato.
Era stato eletto sindaco di Lavagna il 12 giugno 2004 e venne poi riconfermato il 9 giugno 2009, sempre in rappresentanza del csx attraverso una lista civica denominata UNITI PER LAVAGNA forte di una rilevante componente del PD.

Tre mesi dopo l'elezione, il 22 settembre 2009, il parlamentare ligure del PD - ANDREA ORLANDO - rilasciava una ampia e dettagliata dichiarazione che si può leggere in rete sulla pagina del PD riportata qui sotto:




All'interno di questa "informativa" pubblica si trovano passaggi molto significativi che GIULIANO VACCAREZZA ha completamente ignorato, in particolare si legge: <<............ credo sia evidente che queste considerazioni si adattino perfettamente anche alla realtà della Liguria, e debbano spingerci a riconoscere la gravità potenziale di un fenomeno che già oggi potrebbe produrre elementi di distorsione nei settori economici di alcune realtà della nostra regione. Mi riferisco in particolare al turismo e all’edilizia. Un primo fondamentale passo per l'inizio di una lotta all’infiltrazione mafiosa da condurre anche con attività di prevenzione è per questo l’esatta e diffusa conoscenza del fenomeno. Penso per questo sia urgente sviluppare un’attività di sensibilizzazione dei soggetti economici e finanziari, delle associazioni che li rappresentano e delle amministrazioni locali. A queste ultime vanno offerti strumenti di lettura del fenomeno, e informazioni in grado di far scattare dei campanelli d’allarme che non possono essere costituiti soltanto dall’intervento dell’autorità giudiziaria.


GIULIANO VACCAREZZA, evidentemente, non ha letto le "informative" del deputato del PD - ORLANDO- se è vero, come in effetti appare  sulla stampa, che solo "oggi", a due anni da quella "rivelazione", produce una sorta di documento che appare di totale inutilità visto il costume gestionale di un'amministrazione parzialmente costruita "pro mafie"..................
La giunta VACCAREZZA, assente l'assessore ARMANINO, approva allora la delibera di giunta n° 183.2011 (leggibile sul sito del comune),dal pomposo titolo INDIRIZZI DELLA GIUNTA IN MATERIA DI ANTIMAFIA (!!!) che si avvale, nientepopodimeno, che di un testo "predisposto" dall'avv. CONCETTA ORLANDO, segretario generale del comune ! 

La lettura del testo, per i soliti "cittadini disinformati", potrebbe anche apparire tranquillizzante ma per chi si interessa del fenomeno sociale preso in considerazione dal 416 bis, appare "sconvolgente".

Vi sono contenute tali e tante "amenità" da lasciare esterrefatti !

Un testo del genere pone vincoli talmente noti e talmente ben superati dalle "cosche" da essere solo una inutile perdita di tempo e danaro dedicato  alla  triste "propaganda" della vecchia politica supportata da partiti e liste civiche che hanno bisogno di essere fortemente "foraggiate" dal danaro proveniente dalla malavita che in concorso con le amministrazioni produce lo stato di devastante illegalità emerso oggi con particolare clamore  !

Qualche nota:

1) Perchè GIULIANO VACCAREZZA non ha chiesto di incontrare il Prefetto nel 2004 ?
2) Perchè GIULIANO VACCAREZZA non ha chiesto di incontrare il Prefetto nel 2009 ?
3) Perchè GIULIANO VACCAREZZA è andato dal Prefetto solo nel 2011, dopo gli arresti che hanno dato  "forma sostanziale" a quanto accade nel suo comune da anni e quindi dopo l'intervento dei ROS ?



4) Quello che oggi compare su ANSA.IT, riguarda un sindaco "distratto" come VACCAREZZA:  ......."AFFARI SOTTOSOGLIA" con un clan mafioso !!!






5) OMAR CALORIO, giovane amministratore pubblico che ha fatto "esperienza" in Provincia proprio come VACCAREZZA...........................stesso profilo politico, stesse "frequentazioni" (solidaristiche cattoliche), stesso interesse a spezzettare i lavori pubblici............proprio come si impara in Provincia  !




In conclusione ci si deve domandare come mai il povero CALORIO va a giudizio e VACCAREZZA no.
La risposta è talmente chiara da essere scontata.............ma solo per chi conosce il territorio e chi ne esercita le funzioni istituzionali:
-CALORIO è sindaco di Ceranesi su cui esercita la competenza il Tribunale di Genova !
-VACCAREZZA, per sua fortuna...................sa che Lavagna dipende dalle azioni 
( lente, laboriose, stancanti ed archivianti ) del Tribunale di Chiavari !!!!!!

Se poi entrambi ricadessero mai nelle competenze del Tribunale di Catanzaro.........."godrebbero" delle cure delle carceri statali da tempo !!