lunedì 27 luglio 2009

Una posizione "obbligata".

E' necessario prendere una posizione assai rigida, e scaturita da osservazioni importanti, per quanto attiene il caso della "cementificazione".
Con questo vocabolo si deve individuare una "malattia sociale" di estrema gravità.
Se ne deve altresì collegare l'insorgenza alla totale mancanza di idee "produttive".
Si deve infine collegare la continuazione della "malattia" alla possibilità elevata di produrre reddito "nero" in quantità assai significativa, utile, primariamente, per pagare tangenti e partiti oltre le congreghe varie.
Il fatto che la cementificazione sia socialmente diffusa e accettata come una sorta di "malattia", consente agli amministratori pubblici di farsene carico (?) affrontandola con la ben nota "lentezza" restando così per molto tempo dentro al grande bacino dei: "vantaggi e benefici tangentizi".
--Ossia: i sindaci e gli assessori ci marciano eccome e ci mangiano anche bene.
La mancanza di idee produttive è caratteristica di quasi tutti gli amministratori pubblici; per idee produttive vogliamo qui intendere, ovviamente, "produttive di vantaggio diffuso" e non certo necessariamente produttive di vantaggio economico immediato, quindi speculative sotto il profilo monetario.
Il fatto che la cementificazione produca reddito nero in quantità cospiqua deriva da semplicissime osservazioni del mercato degli immobili dove si può annotare che un qualsiasi box realizzato in riviera viene venduto attorno ai 65.000,00 euro e viene trascritto con atti che non raggiungono quasi mai i 30.000,00 euro.......dunque........................costruire 200 boxes in un unico complesso garantisce un "nero" di ben 7 milioni di euro !
Quante tangenti si possono tranquillamente pagare ?
A quanto ammonta l'evasione fiscale ?
Riflettere - nel frattempo - sul fatto che la GDF si reca spesso a contravvenire un bottegaio che non ha emesso uno scontrino......beh, appare una vera barzelletta!!
Ecco allora che nessun comune della costa si salva dalla malattia. Recco, Santa margherita, Rapallo, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante hanno in cantiere progetti per ben 1.280.000 (unmilioneduecentottanta) metri cubi e suppongono di radoppiarne la portata utilizzando le aree limitrofe ai porti!!
Il danno al tessuto sociale è immenso per lo spropositato aumento dei costi dei servizi e delle utenze oltre alla certa ed incontrastabile presenza criminale connessa ad un simile volume di "attività" nera.
In ogni comune un comitato cittadino tutela - in democrazia partecipativa - la difesa del territorio e del tessuto sociale esistente.
E' necessario coordinarne i lavori, solo così è possibile vincere i "nuovi saraceni".

Nessun commento:

Posta un commento