martedì 18 gennaio 2011

Recco, le bombe, la guerra, la speculazione e......gli "utili idioti"!!

Questa è una delle decine di bombe che ancora si trovano interrate sotto le macerie del comune di Recco, residuati dei bombardamenti “alleati” della seconda guerra mondiale.



Questa è la simulazione dei cosiddetti “boxes del liceo”, l'opera assolutamente più inutile e devastante del territorio comunale, fortemente voluta da poche persone agite da interesse esclusivamente speculativo e contrastante con l'interesse pubblico.



Anche quest' area è compresa nella vasta zona delle “bombe disperse” e quindi, una volta che si desse il via al progetto, si dovrebbero trasferire le scuole per tutto il tempo necessario al cantiere di scavo visto che, persino l'ultimo idiota della terra, è in grado di comprendere che la bonifica preventiva è impossibile, dunque potrebbe sempre esserci una bomba che esplode al solo contatto con la benna di un escavatore !

Premesso questo occorre chiedersi a chi giova scavare sottoterra e sversare tonnellate di cemento senza alcuna logica che riporti all'interesse pubblico.

I soggetti interessati agli scavi nel comune di Recco sono sostanzialmente riconducibili alle due “congreghe” molto ben rappresentate da Ferruccio Sansa e Marco Preve nel libro “ Il partito del cemento”: la curia genovese e la legacoop............preti e mangiapreti allo stesso tavolo !!


La curia genovese riesce a condizionare molti amministratori pubblici appartenenti ai due schieramenti ancora definiti di sinistra e di destra (quando smetteremo di scrivere certe sciocchezze ??); la legacoop, per parte sua, riesce a condizionarne altrettanti e, qualche volta, troviamo amministratori pubblici condizionati due volte............al peggio non vi è mai fine !

Uno di questi, che agisce su scala comunale, essendo assessore all'urbanistica del comune di Recco, e su scala provinciale, essendo capogruppo dei pidiellini in provincia, è il sig. Rotunno Giuseppe, immigrato a Recco da un'area geografica particolarmente interessata al malaffare che, presumibilmente, lo agisce attraverso il DNA.............


E' interessante ricordare una tristissima seduta pubblica all'interno dell'aula del consiglio comunale, durante la quale il Rotunno riusciva a stento a parlare condizionato, com'era, dalle balle gigantesche che stava proponendo ai cittadini per far loro digerire la “bontà” del progetto del liceo.

Parlò, con ripetute interruzioni dovute alla sua “ansia” di verità, per un certo tempo tentando di convincere i presenti dei suoi buoni propositi; parlò di tutto ciò che avrebbe dovuto convincere gli ascoltatori della sua buona intenzione di salvaguardare l'interesse pubblico..........fu un flop colossale !

Rotunno è talmente presuntuoso e sciocco da non essere neppure capace di essere credibile allorchè racconta balle colossali; gli manca la scuola degli “oratori”; è incolto, in totale malafede, servile ad ogni potentato pur di poter migliorare la posizione che gli deriva dalla sua megalomania.

In sintesi è dannoso e nulla più. Quanti sono coloro che ripongono fiducia in lui ? Sarebbe ora di contarli uno per uno e conoscerne le ragioni di questa presumibile “fiducia”!

A Recco dovrebbe poi esistere ciò che gli sciocchi continuano a chiamare “opposizione”; questa congrega è affidata alla gestione di un giovane di belle (???) speranze: Marcello Napoli.


La sua presenza è insignificante; nessuno lo ha mai visto prendere una posizione di critica severa e documentata; parla per slogan da quando si è presentato candidato alle elezioni con una degli slogan più idioti della storia politica/amministrativa: RECCO, CITTA' DI PERSONE !!!!!!!!

Che significa ? Poteva scrivere “Recco, città degli scavi e delle colate” e sarebbe stato più serio e credibile..............chi ha pagato la sua campagna elettorale ? Da quali potentati ha ricevuto “favori” ? Dovrà pure, prima o poi, rendere conto alla cittadinanza della sua “ossequiosa” presenza in consiglio, del tutto ininfluente ai fini del controllo rigoroso che ogni opposizione capace di ricoprire quel ruolo dovrebbe applicare.

I cittadini recchesi ebbero un percorso di critica ai progetti di cantierizzazione della città voluti da curia e legacoop che è finito in un colossale flop.

La contestazione nacque malata; fu improntata a criteri legali e non morali; fu organizzata secondo il “diritto” e non secondo il “buon senso” che con il diritto non ha nessuna parentela...............che fosse un'opposizione blanda, inutile e strumentale appare quanto mai evidente.

Che fa ora la popolazione ?

Si prepara ad altri sgomberi ?

Si prepara a dieci anni di cantieri ?

Lascia la città in un esodo biblico..........................................

Niente di tutto questo, china la testa e ingoia ! E' sempre stato così e sempre sarà così.

Nessun commento:

Posta un commento