domenica 5 dicembre 2010

Marta, il marito "fedele", Gavio e una storia dimenticata troppo presto.....



La sindachessa Marta Vincenzi è da sempre legata ai potentati economici con i "capitali all'estero".
Quale conseguenza deriva da una simile impostazione ?
L'impoverimento del territorio a favore dell'arricchimento dei "conti privati" delle lobbyes d'affari.
Si può ragionevolmente dire che è un comportamento fortemente antisociale ?
Certamente si................................vediamo uno dei tanti casi:




Quando la Vincenzi era presidente della provincia di Genova si "accordò" con alcuni soggetti pericolosissimi per l'economia nazionale poichè i loro capitali sono gelosamente custoditi all'estero.
Questi soggetti "svuotano" le casse pubbliche e trasferiscono nei paradisi fiscali le ingenti somme che trafugano dal territorio italiano indebolendo, di fatto, l'economia nazionale e costringendo la nazione alla sudditanza verso le grandi banche internazionali che mettono in condizioni di dipendenza i governi.
 Vediamo dunque il caso annunciato e i soggetti partecipanti al "grande affare"........





 



Questo è, anzi era, Marcellino Gavio, tortonese, affarista di grande levatura; il suo motto era: " ...compro chi mi pare !"




Quest'altro è Fabrizio Palenzona, detto il "camionista" che si è fatto da solo (?????) passando per falsi documentali perenni, a partire da quando si creò il primo "personaggio" pubblico falsificando centinaia di tessere sindacali.............oggi, in totale dipendenza dai potentati bancari esteri è approdato all'Unicredit in un ruolo determinante per la distruzione finale dell'economia italiana.
Il suo motto è: "..sono più bravo di Marcellino a comprare chi mi pare !!"

Che cosa accadde dunque nel patto scellerato che la Marta Vincenzi stipulò e di cui qui andremo a parlare ?

Marcellino Gavio, nel 1999 vinse la tombola delle quote per l'autostrada Milano-Genova.
Una storia tutta da raccontare.
Nel 1999, la Provincia di Genova (presidente Marta Vincenzi) vende le sue azioni della Milano-Genova a Marcellino Gavio, anzi, praticamente le regala (!!!),  visto il prezzo: 1,60 euro.
Tanto più se raffrontato col prezzo che poi realizzerà Gavio, rivendendole alla Provincia di Milano: la bellezza di 8,93 euro.
Fessi i presidenti delle due istituzioni locali, oppure un "mago" Marcellino, oppure ancora una via di mezzo? (sempre per limitarsi e non pensar male !!!)
Vediamo, comunque chi sono stati i protagonisti dell'affaire: al vertice della Provincia di Genova sedeva Marta Vincenzi, oggi sindaco del comune capoluogo; sull'omologa poltrona meneghina, il neoeletto Filippo Penati, diessino, subentrato ad Ombretta Colli (sono in parecchi comunque a ricordare i regalini (????) di Gavio alla Colli via Fondazione Giorgio Gaber).
Uno dei pochi a sorprendersi circa il prezzo, fu l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, poi fatto sparire dalla scena politica.

Nei suoi acrobatici rapporti politici improntati alla più schietta trasversalità, il dinamico Marcellino ha incontrato sulla sua strada,  arieccoci con arterie,  asfalti, il marito di Marta Vincenzi, ovvero Bruno Marchese.
Uno dei luoghi d'incontro, ad esempio, il Consorzio Rete, impegnato in progettazioni, studi di architettura e d'ingegneria, del quale Marchese è praticamente il factotum, come direttore tecnico dal 1999 (!!!) e consigliere d'amministrazione dal 2006.
Fra i soci di Rete spunta, con il 16,6 per cento delle quote, la Sias, uno dei gioielli di casa Gavio. Per qualche conflitto d'interesse in più, nel pedigree targato Marchese spiccano altre sigle, in prima fila IGM Italia Impiantista Gestione Manutenzione e IGM Engineering Impianti. Una società, quest'ultima, che «lavora spesso e volentieri con l'Anas», come osserva qualcuno al ministero delle infrastrutture.

E, con piroetta doppia, le imprese di marca Gavio (grande amico, fra gli altri, di due "signori" delle autostrade, Vito Bonsignore e Giancarlo Elia Valori) fanno capolino in altre agili compagini: sul versante istituzionale locale, in prima fila l'Autorità portuale di Genova e la Sviluppo Genova spa. Partecipata ovviamente dai tre enti locali (Regione, Provincia e Comune), dedita a promuovere in tutti i modi il decollo socio-economico del capoluogo, ogni tanto fa incetta di altre sigle: così ha cercato di fare con la misteriosa Valpolcevera Tre, riconducibile ai Mamone, una delle famiglie di rispetto della Calabria, secondo alcuni rapporti della Dia tra le più attive sul fronte degli appalti pubblici e del riciclaggio di danaro proprio a Genova.....................

Chissà se qualcuno, per esempio un consigliere comunale, si è mai domandato quale immenso danno economico ha creato alla Provincia di Genova la sig.ra Marta, assieme al caro consorte Bruno Marchese ?
Quindi tutti colpevoli di aver venduto le azioni a 1, 63 euro, immediatamente rivendute da Gavio & co. a 8,93 euro !!!!!!
Per maggiori approfondimenti si può leggere la "storiella" al seguente indirizzo:
http://prono.provincia.genova.it/notizia.asp?IDNotizia=938

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