mercoledì 3 febbraio 2010

Campagne elettorali pagate dai cittadini inconsapevoli!!





La questione degli spot della Regione Liguria deliberati dalla Giunta Burlando, di fatto rappresentano una "campagna elettorale" pagata con i fondi pubblici. Burlando ha recentemente dichiarato che ha chiuso i contratti di tali spot nel 2009 per non influenzare la campagna elettorale, ma questa dichiarazione è solo una mezza verità (e mezza menzogna), in quanto i contratti sono stati chiusi (firmati) nel 2009 ma con effetto anche sul 2010. Non solo: agli spot della campagna auto-promozionale “resta in ascolto” si sono aggiunti quelli con il logo europeo.

L'opposizione di centrodestra naturalmente tace, anche perché la legge che permette questa "campagna" pubblicitaria con manifesti, spot, inserzioni su tv, radio, giornali e siti internet, pagata con fondi pubblici, era stata approvata proprio durante la presidenza della Regione di Sandro Biasotti.!!!!!

Questa situazione mette in discussione alla radice la possibilità di una corretta informazione dei cittadini che dovranno votare - e quindi valutare e scegliere - nel prossimo mese di marzo il nuovo governo della Regione. Tale investimento di soldi pubblici che arrivano nelle case degli editori, rappresenta, inoltre, un rischio devastante di condizionamento dell'informazione. Infatti qualche editore, certamente sensibile agli "inserzionisti", per di più in un periodo di crisi, potrebbe cedere ad un atteggiamento meno critico e non indipendente nell'informazione che riguarda il governo della Regione Liguria, se non addirittura arrivare ad un condizionamento sulla scelta dei giornalisti a cui affidare o meno incarichi.

Arriveremo prima o poi alla fine di queste turpi attività "antidemocratiche"?