ORAS 1 gennaio 2010
Oggetto: consulta permanente dei sindaci del Levante
Questa lettera, introduttiva ad un progetto che sarà descritto in una successiva comunicazione, si prefigge di indicare e sollecitare una visione di arricchimento dell'area geografica comunemente definita "Levante".
Molti indicatori, già da tempo, sollecitano una forte presa di coscienza della nuova realtà che si sta' definendo in merito alla futura possibile riorganizzazione della vita sociale levantina.
Alcuni di questi indicatori si offrono all'interno di una visione economico/politica di dimensione planetaria e, probabilmente, sarà opportuno limitarsi alla loro indicazione, senza doverne aprire un percorso di approfondimento.
Sono quelli che riguardano il cosiddetto "governo mondiale" e vale la pena liquidarli, per ora, riportando una dichiarazione rilasciata da un personaggio certamente noto a tutti: “Un colossale e onnicomprensivo ingranaggio invisibile a molti, manovra il sistema da lontano. Spesso cancella decisioni democratiche, prosciuga la sovranità degli Stati e si impone ai governi eletti”. (Il Presidente brasiliano Lula al World Hunger Summit del 2004.)
Sono problemi che interessano i governanti degli stati nazionali, che , in qualche modo, dovranno modulare i loro metodi amministrativi per non far travolgere le nazioni loro affidate.
Ai sindaci, che governano da "vicino" e che sono espressione ancora legata al mondo della conoscenza diretta con i cittadini amministrati, queste cose interessano assai poco; principalmente per la impossibilità di rapportazione e intervento, secondariamente perchè hanno ad oggetto ricchezze prevalentemente monetarie, dunque virtuali e non certamente intrinseche come sono, invece, i territori loro affidati in gestione.
I territori affidati ai sindaci posseggono ricchezze rilevanti - e destinabili al miglioramento continuo della qualità della vita dei cittadini - che sono rilevabili solo riconfigurando la visione amministrativa d'insieme, per sostituirla a quella attuale.
Decenni di amministrazione pubblica indirizzata alla introduzione del criterio di "trasferimento delle risorse", hanno generato una visione falsa della conduzione dei comuni e delle aree intercomunali.
Decenni di colossali opere di disinformazione hanno prodotto uno spropositato sistema di "deleghe" volte a produrre i disastri di cui, oggi, è un esemplare modello Tributi Italia, ex San Giorgio, ex Publiconsult, ex Socea ecc.che ogni sindaco ha il dovere di conoscere assai bene!
Questo è uno dei molti risultati del " colossale e onnicomprensivo ingranaggio invisibile a molti " di cui parlava Lula nel 2004, mettendo in guardia i governanti del mondo intero.
I sindaci hanno possibilità immense se solo riflettono su due determinanti fattori che alimentano questa posizione prestigiosa e sino ad ora trascurata:
Il primo consiste nella possibilità loro concessa di "fare patti da vicino" con i cittadini; i patti debbono essere intesi come risposte di arricchimento e non certo come sistema di distribuzione delle elemosine derivanti dai trasferimenti.
Il secondo si fissa sulla possibilità di produrre ricchezza d'area - generalmente intercomunale - che sia di valore intrinseco ed inalienabile, dunque inattaccabile dall'ingranaggio succitato.
Per ottenere il doppio beneficio: buona amministrazione riconosciuta e miglioramento della qualità della vita, è previsto che i sindaci agiscano in una visione d'insieme regolata da confini che non debbono mai essere posti secondo il criterio di "calata" dai sistemi di governo sovraordinati.
L'esempio più evidente di questa "possibilità" si manifesta oggi con la questione del tunnel Rapallo/Fontanabuona; il percorso fin qui seguito è eccellente e deve rinforzarsi ulteriormente per evitare l'infiltrazione - che genera debolezza, e distruzione - di coloro che, anche inconsapevolmente, agiscono a vantaggio del già citato " colossale e onnicomprensivo ingranaggio invisibile a molti " che ha lo scopo di ridurre a zero le ricchezze intrinseche territoriali, per affermare i postulati della banca mondiale, il primo dei quali prevede profitto completamente slegato dall'area di produzione, dunque sempre in movimento.
All'interno dell'area levantina vi sono personaggi riconosciuti come "agenti" di questo devastante sistema, che tramano da tempo verso il graduale e continuo impoverimento dell'area, di cui molti amministratori sono titolari del "mandato ad agire", pur non rendendosene conto e dunque generando una ricaduta negativa sul territorio di appartenenza.
La costituzione di una consulta permanente dei sindaci del Levante, che comprenda entroterra e costa, assume oggi una evidente e necessaria risposta alla necessità, sempre più pressante, di preparare i territori affidati alla prossima e più violenta aggressione del sistema che sia mai stata messa in atto; l'impoverimento monetario che è alle porte avrà ritorni devastanti se non si da' provvedimento quanto mai rapido alla questione.
L'invito ad agire rivolto da ORAS ai sindaci destinatari di questo documento - ed esteso, attraverso loro, a tutti i cittadini del Levante - scaturisce dalla lettura degli elementi di conoscenza territoriali, e non, che avvertono, ormai da tempo, della urgente necessità di fare azione forte in una visione di "comunismo naturale" che è ben distante dalle impostazioni ideologiche fin qui seguite, e generate tutte - per suo solo interesse -,da quell' "ingranaggio invisibile",e perciò onnipresente, che ha prodotto il disastro visibile.
Grazie, buon lavoro
ORAS
a.p.
Osservatorio Regionale Anomalie del Sistema
oras.genova@gmail.com